Duda, vicino a “Diritto e Giustizia”, il partito nazionalista al governo, ha calcato la sua campagna elettorale su «difesa dei valori tradizionali», limitazione dei diritti della comunità Lgbti e continuità con le politiche iper-conservatrici dell’esecutivo, incluse alcune leggi accusate di smantellare l’indipendenza della magistratura. Il presidente non gode di poteri particolarmente vasti, ma può proporre leggi e rifiutarsi di firmare testi che minino i principi costituzionali.
Duda promuove investimenti in infrastrutture e si è schierato con il governo sulla scelta di non aderire agli obiettivi Ue di neutralità climatica entro il 2050, caso unico nella Ue.