Aggiornamento Energia 28 settembre

  • September 28, 2022

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 Il Parlamento ha approvato le leggi sull'energia che permetteranno al governo di dichiarare lo stato di emergenza e di ordinare alle aziende produttrici/distributrici a chi e a quali prezzi devono fornire elettricità e gas. Il governo potrà nazionalizzare le centrali elettriche e le scorte di gas delle aziende energetiche. Slovenské elektrárne avverte che l'esercizio di questi diritti la portebbe al fallimento. Il Ministro dell'Economia Karel Hirman ha recentemente incontrato gli azionisti di SE, Enel ed EPH, e ha dichiarato che essi comprendono le misure predisposte dal governo. Il prezzo del gas naturale in Europa è salito del 9% a 190 euro per MWh martedì, dopo che i gasdotti sottomarini Nord Stream I e II hanno subito un forte calo di pressione. Pare vi siano dei danni nelle condutture di proprietà di Gazprom. Sei danni fossero confermati le due condotte sarebbero di fatto inutilizzabili. Nessuno dei due gasdotti è in funzione e l'UE non riceve quasi più gas dalla Russia. Le perdite si sono verificate poco prima dell'avvio del Baltic Pipe che trasporta gas dalla Norvegia alla Polonia. Ad agosto, il prezzo del gas ha raggiunto un picco di 346 euro e i bassi volumi di scambio contribuiscono alle fluttuazioni dei prezzi.
Gazprom ha minacciato di interrompere le forniture di gas all'Europa attraverso l'Ucraina e quindi anche alla Slovacchia. Già da tempo ha sospeso tutte le altre vie di transito. Il motivo dell'ultima mossa è la disputa con l'ucraina Naftogaz, che ha avviato un arbitrato contro Gazprom per il mancato pagamento del transito del gas. Le scorte di gas dell'UE sono a livelli record, ad esempio i serbatoi tedeschi sono pieni al 91%. L'Unione è riuscita a diversificare le sue fonti di gas. Se il governo riuscirà a fissare un tetto ai prezzi di elettricità e gas per le famiglie, l'inflazione salirà al 13,5% l'anno prossimo dal 12,4% di quest'anno, secondo le previsioni del Ministero delle Finanze. Il tetto massimo farà risparmiare alle famiglie 3,6 miliardi di euro l'anno prossimo, mentre senza di esso l'inflazione supererebbe il 30%. I salari nominali dovrebbero aumentare del 10% l'anno prossimo, quindi diminuiranno del 3,5% in termini reali. Il PIL crescerà dell'1,9% quest'anno e dello 0,6% l'anno prossimo.

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