Secondo il recente sondaggio che abbiamo lanciato un mese fa tramite Camitnews, a cui hanno risposto circa 100 aziende, gli investitori esteri sono scettici circa le prospettive economiche. La debolezza della domanda rappresenta il rischio maggiore oltre alla rigidità del mercato del lavoro. Tre aziende su quattro, tuttavia, investirebbero nuovamente in Slovacchia. Il Sondaggio ha evidenziato una generalizzata preoccupazione per la direzione della politica economica del Paese. Il calo dell'ottimismo degli investitori si riflette anche in altri indicatori. Solo il 36% degli investitori si aspetta un aumento del fatturato complessivo; questa percentuale era inferiore solo nel 2009, anno della crisi finanziaria globale. I partecipanti al sondaggio si aspettano anche un aumento significativo del costo del lavoro data la mancanza generalizzata di manodopera e le grosse difficoltà che si riscontrano con il personale. Metà delle aziende (52%) ritiene che i costi salariali siano il rischio principale per lo sviluppo del loro business nei prossimi dodici mesi. La Slovacchia è vista invece positivamente data la sua appartenenza all'UE, viste le efficienti infrastrutture TIC e la produzione locale d'energia, la disciplina dei pagamenti, la disponibilità e la qualità dei fornitori locali e le condizioni di finanziamento. Al sondaggio hanno risposto aziende associate alle seguenti organizzazioni: ADVANTAGE AUSTRIA v Bratislave, AHK Slowakei, Camera di Commercio franco-slovacca, Camera di Commercio Italo Slovacca, Camera di Commercio olandese nella Repubblica Slovacca, Camera di Commercio svedese nella Repubblica Slovacca, Camera di Commercio slovacco-austriaca. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato al sondaggio.
QUI i risultati completi del sondaggio.
