Le elezioni, tenutesi da giovedì a domenica, hanno riguardato i 720 membri del Parlamento europeo. Secondo i dati dell'UE, gli aventi diritto al voto erano 370 milioni, anche se l'affluenza alle elezioni è solitamente modesta. Sebbene i principali poteri del Parlamento europeo siano quelli di approvare o modificare le norme, le leggi e gli accordi commerciali dell'UE, il voto, che si svolge ogni cinque anni, offre un potente indicatore dell'umore politico dell'Europa. L'organo legislativo approva anche il nuovo gruppo dirigente dell'UE.
Dopo la storica sconfitta alle elezioni europee di domenica contro il partito di destra di Marine Le Pen, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato di voler sciogliere il parlamento francese. Macron ha dichiarato che la Francia terrà nuove elezioni il 30 giugno e il 7 luglio,
Il partito di Marine Le Pen è in procinto di diventare il più grande singolo partito del Parlamento europeo. Le proiezioni basate sui primi scrutini indicano che il partito della Le Pen ha ottenuto circa il 31% dei voti. Le elezioni europee hanno segnato una svolta a destra anche in Germania ed Austria. In Germania, la CDU/CSU è diventata il primo partito con il 30,3% dei voti. L'ultradestra dell'AfD ha superato i socialdemocratici di Olaf Scholz, ottenendo il 16%, mentre i socialdemocratici si sono fermati al 13,9%, il loro peggior risultato di sempre alle europee. I Verdi sono crollati all'11,9%, i Liberali hanno mantenuto il 5% e il nuovo partito di Sara Wagenknecht ha ottenuto il 6%. Battuta d'arresto per il premier ungherese, Viktor Orban, alle Europee. Fidesz, partito al governo in Ungheria, si è piazzato primo con il 43,7% dei voti, ma in calo di circa otto punti percentuali rispetto a cinque anni fa. Tisza, partito dell'ex dirigente di Fidesz, Peter Magyar, astro nascente dell'opposizione nel Paese, si è aggiudicato il 31,07% dei consensi.