Panetta: la BCE può continuare a tagliare gradualmente i tassi di interesse

  • July 10, 2024

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La Banca Centrale Europea (BCE) può continuare a tagliare gradualmente i tassi di interesse senza mettere a rischio il rallentamento dell'inflazione. Lo ha dichiarato ieri Fabio Panetta, membro del Consiglio direttivo della BCE e capo della Banca d'Italia.
La BCE ha tagliato i tassi di interesse per la prima volta a giugno dai massimi storici, ma non si è impegnata a ridurli ulteriormente nel prossimo futuro.
"I tagli dei tassi possono continuare gradualmente ed essere accompagnati da un ritorno dell'inflazione all'obiettivo della banca (del 2%) se le tendenze macroeconomiche rimangono in linea con le aspettative della BCE", ha detto Panetta il quale ritiene che ci si possa aspettare una moderazione nella crescita dei salari.
"I precedenti aumenti dei tassi di interesse stanno ancora frenando la domanda, la produzione e l'inflazione. E questo continuerà nei prossimi mesi", ha dichiarato in occasione dell'incontro annuale dell'Associazione Bancaria Italiana a Roma.
Il tasso di inflazione nell'area dell'euro è sceso a giugno al 2,5%, ma il tasso di crescita dei prezzi dei servizi è rimasto stabile al 4,1%. Queste pressioni sui prezzi rendono alcuni funzionari della BCE cauti nel ridurre ulteriormente i tassi di interesse dopo il taglio del mese scorso.
Panetta ha inoltre affermato che la redditività, la qualità degli attivi e la capitalizzazione delle banche italiane sono migliorate, aggiungendo che la loro posizione sana consente loro di guardare al futuro "con fiducia".
L'anno scorso le banche italiane hanno registrato profitti record grazie all'aumento dei tassi d'interesse e ad anni di dolorose ristrutturazioni, che le hanno viste ridurre i crediti deteriorati, le sofferenze e i costi amministrativi e snellire le strutture.
Tuttavia, Panetta ha anche messo in guardia dall'incertezza associata alla situazione geopolitica, alla politica interna di alcuni dei principali Paesi dell'eurozona e a una fase prolungata di tassi d'interesse più elevati che potrebbero incidere sulla qualità del credito.
In Italia la crescita del credito si è notevolmente indebolita a causa della stretta monetaria. In questo contesto, le banche devono adottare un approccio prudente per quanto riguarda gli accantonamenti per le perdite sui prestiti non performanti.

 

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