Confine polacco-bielorusso in crescente militarizzazione

  • July 26, 2024

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Medici Senza Frontiere ha lanciato un forte allarme sulla potenziale crisi umanitaria al confine tra Polonia e Bielorussia, in seguito all'approvazione da parte del Senato polacco di una legge che esclude la responsabilità penale di polizia, guardie di frontiera e ufficiali delle forze armate che utilizzano misure coercitive nell'area. MSF ha sottolineato i rischi di una maggiore militarizzazione e di un accesso limitato alla zona di confine, che potrebbero portare a gravi conseguenze per coloro che cercano protezione.
Il 13 giugno, la Polonia ha ripristinato una zona di esclusione che copre circa 60 chilometri del confine con la Bielorussia. Quest'area comprende luoghi chiave frequentemente attraversati dai migranti. I media e gli operatori umanitari possono accedere a questa zona solo con il permesso delle guardie di frontiera, una restrizione fissata per 90 giorni.
Dal 23 luglio, nonostante le richieste formali di accesso illimitato all'intera regione di confine per fornire aiuti medici e umanitari, è stato concesso un accesso limitato a una piccola porzione della zona cuscinetto per 30 giorni. A gran parte delle organizzazioni umanitarie di base e ai volontari, essenziali per gli aiuti, è stato negato l'accesso e rischiano la criminalizzazione. “Non sappiamo cosa stia accadendo nell'area densamente boscosa tra Polonia e Bielorussia. E non possiamo aiutare le persone che non possiamo vedere”, ha dichiarato Andreas Spaett, responsabile delle attività umanitarie di MSF in Polonia. Ha sottolineato l'urgente necessità di un accesso illimitato per trattare tutte le persone in cerca di protezione con umanità e dignità.
Nella prima metà del 2024, MSF ha condotto 99 interventi e fornito assistenza medica urgente a 142 persone. Molte di queste persone, bloccate nell'area boschiva nota come “zona della morte”, hanno dovuto affrontare condizioni difficili con accesso limitato a cibo e acqua, con conseguente grave deterioramento della salute.
La situazione al confine tra Polonia e Bielorussia rimane critica e l'appello di MSF per un approccio umano e dignitoso nei confronti di chi cerca protezione è più urgente che mai.
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