Cresce il malcontento in Polonia verso i rifugiati ucraini

Un nuovo sondaggio condotto dal Centro di Ricerca sull'Opinione Pubblica, finanziato dallo Stato polacco, rivela un crescente malcontento tra i polacchi nei confronti dei rifugiati ucraini e del conflitto con la Russia. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, solo poco più della metà dei polacchi (53%) sostiene l'accoglienza di nuovi rifugiati ucraini, mentre i due terzi (67%) si dichiarano favorevoli alla deportazione degli uomini ucraini in età da leva (25-60 anni). Meno della metà (46%) appoggia la continuazione della guerra da parte dell'Ucraina, mentre il 39% preferirebbe che Kyiv cedesse territori in cambio della pace. Inoltre, il 44% degli intervistati crede che, prima o poi, questa sarà l'inevitabile conclusione del conflitto. Già alla fine di agosto, la Polonia aveva annunciato di aver esaurito il proprio sostegno militare all'Ucraina, e anche i media mainstream, come CNN, hanno iniziato a mostrare quanto la situazione in Ucraina sia diventata critica. Il ministro della Difesa polacco, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, ha recentemente espresso la sua frustrazione, osservando che molti polacchi sono scioccati nel vedere giovani uomini ucraini guidare auto di lusso e soggiornare in hotel di lusso, mentre la popolazione polacca sostiene il costo dell'assistenza sanitaria, dell'istruzione e delle forniture militari. "Non è giusto per i polacchi, che hanno dato tanto all'Ucraina", ha detto Kosiniak-Kamysz, aggiungendo che il governo ucraino sembra non riconoscere appieno il sostegno cruciale fornito dalla Polonia. Con oltre 15 miliardi di złoty in aiuti militari forniti, molti polacchi si sentono sfruttati e ritengono che gli ucraini abbiano dato per scontato il loro aiuto. Questo crescente senso di ingratitudine ha portato una parte della popolazione a desiderare che i rifugiati ucraini affrontino il destino del conflitto da cui sono fuggiti. La generosità dei polacchi sembra ora essersi trasformata in risentimento, con molti che chiedono una risposta più dura nei confronti di coloro che, secondo loro, hanno abusato della loro ospitalità.