Altavilla della BYD: "Bisognerà vedere chi arriverà vivo al 2035"

  • November 8, 2024

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Mentre il settore automobilistico globale sta affrontando difficoltà e incertezze, un marchio in particolare sta registrando una crescita impressionante: BYD. L’azienda cinese, tra luglio e settembre 2024, ha raggiunto un fatturato di 28,2 miliardi di dollari, superando per la prima volta Tesla. Questo successo, frutto di una strategia ben pianificata, è stato accompagnato da una rapida espansione in Europa, dove la compagnia ha reclutato figure di spicco come Alfredo Altavilla, ex braccio destro di Sergio Marchionne, per rafforzare la sua presenza sul mercato europeo.
Altavilla, intervenuto al convegno “Quattroruote Next” dedicato all’innovazione dell'auto, ha parlato delle ambizioni di BYD in Europa e delle sfide future che l’industria automobilistica dovrà affrontare. Il manager ha spiegato che la sua decisione di entrare in BYD è stata motivata dalla sua percezione di un'azienda che non si limita a essere un costruttore di automobili, ma una vera e propria "tech company". La multinazionale, che produce anche componenti elettronici per Apple, pannelli fotovoltaici e pistole, vanta una forza lavoro di un milione di dipendenti, con 103.000 ingegneri e 42 brevetti sviluppati ogni giorno. Altavilla ha sottolineato la velocità e l'innovazione che caratterizzano l’approccio di BYD al mercato, un aspetto che lo ha colpito profondamente, considerando la sua lunga esperienza nel settore.
Per quanto riguarda il futuro della società in Europa, l’obiettivo è chiaro: BYD intende diventare autosufficiente in meno di 18 mesi. Grazie alle sue fabbriche in Ungheria e Turchia, l'azienda non sarà più vista come un produttore cinese, ma europeo, con una produzione che risponderà alle esigenze del mercato locale. A tal proposito, Altavilla ha parlato dei motivi che hanno ostacolato la realizzazione di una fabbrica in Italia, ritenendo che l’introduzione dei dazi anti-cinesi abbia frenato gli investimenti nel Paese. Secondo il manager, tali misure non hanno avuto alcun effetto positivo e rischiano di rallentare il progresso. Altavilla ha auspicato una revisione della politica sui dazi, sottolineando che una volta attiva la fabbrica ungherese, i dazi non rappresenteranno più un ostacolo.
BYD sta investendo anche nel rafforzamento della sua rete di concessionari e centri assistenza in tutta Europa, un aspetto cruciale per garantire una risposta rapida e competitiva alle esigenze dei consumatori. L’azienda ha siglato un accordo con Bosch per la fornitura di ricambi, migliorando così la capacità di servire i propri clienti con efficienza.
Altavilla ha anche commentato il controverso bando delle auto endotermiche previsto per il 2035, definendolo non solo un errore, ma una vera e propria "bestialità". “La domanda è chi ci arriva, al 2035. Perché con dieci anni di multe da pagare, i conti sono presto fatti.”  Secondo lui quindi le case automobilistiche potrebbero trovarsi in difficoltà economiche, rendendo il mercato meno competitivo e consolidando il settore in modo dannoso. Sostiene che, invece, dovrebbero essere incentivati gli aspetti tecnologici legati alla transizione ecologica, come l'infrastruttura di ricarica e il supporto alla filiera della componentistica, un settore in cui l’Italia potrebbe giocare un ruolo fondamentale.
Infine, in merito alle voci su una possibile fusione tra Stellantis e Renault, Altavilla ha dichiarato che, sebbene la fusione sembri complicata per le implicazioni antitrust, essa aprirebbe per BYD nuove opportunità di mercato, tanto da festeggiare con una bottiglia di champagne.
Con la sua strategia di innovazione e un’impostazione agile e tecnologica, BYD sta cercando di dominare un mercato europeo sempre più competitivo, puntando su una rapida autosufficienza e una presenza capillare. Se l’azienda cinese riuscirà a mantenere il suo slancio, il 2035 potrebbe segnare una nuova era per la mobilità, con BYD come uno degli attori principali della rivoluzione green.
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