Biden alza la pressione sull'Ucraina affinché abbassi l’età minima di coscrizione

  • November 28, 2024

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L'amministrazione Biden sta intensificando la pressione sull'Ucraina affinché abbassi l’età minima di coscrizione da 25 a 18 anni, nel tentativo di rafforzare l’esercito ucraino in un conflitto che si protrae ormai da quasi tre anni. Attualmente, l'Ucraina consente l’arruolamento volontario a partire dai 18 anni, ma per lungo tempo ha esentato gli uomini sotto i 27 dalla coscrizione obbligatoria. Solo lo scorso aprile, il Parlamento ucraino ha approvato una legge per ridurre l’età minima a 25 anni, una mossa accolta con favore dal presidente Volodymyr Zelenskiy, che l’ha rapidamente ratificata. La questione dell’età di coscrizione è tornata alla ribalta dopo che un alto funzionario dell’amministrazione statunitense, parlando in via anonima, ha rivelato che Washington ritiene necessaria una riforma più drastica per aumentare il numero di uomini disponibili al servizio militare. Secondo l'Associated Press, l’Ucraina avrebbe stimato un fabbisogno di circa 160.000 nuovi soldati, ma gli Stati Uniti considerano questo numero insufficiente di fronte alle crescenti difficoltà sul campo. "La matematica pura della situazione", ha spiegato il funzionario, "indica che servono più truppe per continuare la resistenza contro un avversario numericamente superiore". La richiesta americana arriva in un momento critico, con l'amministrazione Biden in uscita che cerca di ottenere l'approvazione dal Congresso per nuovi pacchetti di aiuti miliardari destinati a Kiev. L’abbassamento dell’età di mobilitazione potrebbe rappresentare una condizione implicita per il proseguimento del sostegno economico e militare da parte degli Stati Uniti, un vero e proprio "do ut des" che lega il futuro degli aiuti alla disponibilità ucraina ad adottare misure più drastiche. Questo dibattito aveva già preso piede lo scorso anno, quando il senatore americano Lindsey Graham, in visita in Ucraina, aveva espresso sorpresa per il fatto che uomini poco più che ventenni fossero esentati dalla coscrizione. "Quando sei in una lotta per la tua sopravvivenza, dovresti essere al servizio, non a 25 o 27 anni", aveva dichiarato con toni critici. Le sue parole avevano suscitato discussioni sia a Kiev sia a Washington, evidenziando una divergenza culturale e strategica sulla questione della leva obbligatoria. La prospettiva di abbassare ulteriormente l’età di coscrizione non è priva di polemiche. Molti critici ritengono che ciò potrebbe mettere a rischio un’intera generazione di giovani ucraini, portando a un esaurimento demografico in un paese già duramente colpito dalla guerra. Gli scettici negli Stati Uniti hanno sottolineato l’apparente disinteresse di alcuni esponenti politici americani per il futuro della popolazione ucraina, considerata da alcuni come una risorsa sacrificabile in nome della geopolitica.
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