Il governo slovacco ha deciso di congelare i prezzi di elettricità e gas per le famiglie anche per il 2025, nonostante le raccomandazioni della Commissione Europea. Questa misura, che prolunga l’assistenza generalizzata ai cittadini, si pone in netto contrasto con l’approccio suggerito dall’UE, che preferirebbe un supporto mirato alle famiglie a basso reddito. Secondo Matúš Šutaj Eštok, leader del partito Hlas, questa decisione garantirà stabilità economica per le famiglie slovacche, evitando aumenti che potrebbero gravare sul loro bilancio. Tuttavia, le critiche non mancano. L’assistenza universale è considerata inefficace nel promuovere il risparmio energetico e rischia di incoraggiare lo spreco. Inoltre, il costo di tale politica è elevato: per il prossimo anno si prevede una spesa statale compresa tra 400 e 500 milioni di euro.
Nel frattempo, il governo ha ignorato le pressioni di Bruxelles, che insiste su soluzioni più sostenibili e socialmente mirate. Questo atteggiamento potrebbe alimentare ulteriori tensioni tra la Slovacchia e l’Unione Europea, specialmente in un contesto economico in cui la prudenza fiscale e la transizione energetica sono al centro delle agende politiche.