Fico: “Pronti ad adottare misure drastiche contro l’Ucraina”

  • January 10, 2025

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Il Primo Ministro slovacco Robert Fico ha dichiarato a Bruxelles che la Slovacchia potrebbe adottare misure drastiche contro l'Ucraina in risposta alla decisione di Kyiv di interrompere il transito del gas russo attraverso il suo territorio. Tra le opzioni discusse vi sono il blocco totale degli aiuti umanitari, la riduzione o l'eliminazione dei benefici per i rifugiati militari ucraini presenti in Slovacchia e la sospensione delle forniture di energia elettrica in situazioni di emergenza. Inoltre, Fico ha suggerito che la Slovacchia potrebbe esercitare il diritto di veto in seno all'Unione Europea su decisioni che coinvolgono Kyiv.
Fico ha precisato che tali misure sarebbero prese solo come ultima risorsa, sottolineando che il suo governo intende agire come un leader di uno stato sovrano. Durante la conferenza stampa, ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro con rappresentanti della Slovacchia, della Commissione Europea e, probabilmente, dell'Ucraina per risolvere la disputa. Ha descritto i colloqui con il Commissario per l'Energia Dan Jørgensen come costruttivi, evidenziando l'importanza di trovare una soluzione.
Il Premier ha ribadito che, secondo un documento ufficiale della Commissione Europea, non esistono ostacoli legali o sanzioni che impediscano il transito del gas russo attraverso l'Ucraina. Ha accusato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj di aver preso una decisione puramente politica, con gravi conseguenze per l'aumento dei prezzi del gas e la competitività dell'Unione Europea.

La questione ha origine dalla scadenza, alla fine del 2024, del contratto di transito del gas russo attraverso l'Ucraina. Kyiv ha scelto di non rinnovare l'accordo, causando una perdita stimata di mezzo miliardo di euro all'anno per la Slovacchia e un impatto economico complessivo sull'UE quantificato da Fico tra 60 e 70 miliardi di euro. I colloqui inizialmente previsti per il 7 gennaio, che avrebbero dovuto includere una delegazione ucraina, sono stati rinviati al 9 gennaio a causa dell'assenza dei rappresentanti di Kyiv. Fico ha enfatizzato la gravità della situazione e la necessità di una soluzione rapida per evitare ulteriori danni economici all'Europa e alla Slovacchia.
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