Le recenti dichiarazioni di Tibor Gašpar, deputato del partito Smer, hanno scatenato un acceso dibattito politico in Slovacchia. Gašpar ha dichiarato che, sebbene il Smer non abbia attualmente l'obiettivo di lasciare l'Unione Europea o la NATO, le evoluzioni di queste organizzazioni potrebbero richiedere una futura rivalutazione della loro utilità per il Paese. "Come è accaduto al Patto di Varsavia, gli eventi mondiali potrebbero relegare l'UE e la NATO nei libri di storia," ha aggiunto il primo ministro Robert Fico, sottolineando la necessità di essere pronti per scenari alternativi.
Questa posizione ha portato il partito di opposizione SaS a proporre l’inserimento dell’appartenenza della Slovacchia all’UE e alla NATO nella Costituzione, un’iniziativa immediatamente respinta dal Smer.
Tuttavia, la coalizione governativa non è apparsa unita su questo tema. Il partito Hlas, partner di governo del Smer, ha categoricamente rifiutato qualsiasi discussione sull’uscita della Slovacchia dalle due organizzazioni internazionali. Anche il presidente Peter Pellegrini ha ribadito il suo sostegno incondizionato all’UE e alla NATO, richiamando la promessa fatta congiuntamente con il premier Fico lo scorso settembre.
Le dichiarazioni di Gašpar hanno suscitato critiche feroci dai partiti di opposizione, tra cui Progresívne Slovensko (PS), SaS e KDH, che hanno accusato il Smer di alimentare incertezze sulla politica estera del Paese.