L'associazione civica Mier Ukrajine e altre iniziative della società civile hanno annunciato nuovi raduni di protesta in tutta la Slovacchia per domani venerdì 24 gennaio. Le manifestazioni, raccolte sotto il nome Slovacchia è Europa, hanno lo scopo di opporsi a ciò che gli organizzatori definiscono come una crescente minaccia ai valori democratici e all'ancoraggio internazionale del Paese nell'Unione Europea e nella NATO. Gli organizzatori denunciano un preoccupante cambiamento nella retorica governativa, che, secondo loro, riflette un'influenza crescente di Mosca.
Più di 20 città ospiteranno questi eventi, con il sostegno di figure pubbliche di rilievo come l'arcivescovo emerito Róbert Bezák e l'attrice Táňa Pauhofová. "Lottiamo per garantire che noi e i nostri figli possiamo continuare a vivere in un Paese prospero e sicuro, dove abbiamo la libertà di decidere il nostro futuro. Questi valori sono protetti dall'Unione Europea. Le migliaia di persone che si sono riversate nelle piazze non vogliono far parte della povertà e della dittatura russa," hanno dichiarato i promotori.
La polemica si è intensificata dopo che Tibor Gašpar, vicepresidente del Consiglio Nazionale della Slovacchia, ha suggerito di riconsiderare l'appartenenza del Paese alla NATO e all'Unione Europea. Gli organizzatori delle proteste ritengono che queste dichiarazioni rappresentino una minaccia diretta alla sicurezza del Paese e al suo posto nella comunità occidentale. "Quando si apre la questione dell'adesione della Slovacchia all'UE e alla NATO, non possiamo rimanere in silenzio. I cittadini devono scendere in piazza per difendere ciò che le generazioni precedenti hanno costruito," ha affermato Lucia Štasselová, una delle organizzatrici.
