Pellegrini: la Slovacchia non invierà soldati in Ucraina, il Presidente si iscriverà al corso di addestramento volontario

  • March 27, 2025

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Coalizione e opposizione slovacca si sono trovate d'accordo nel respingere l’idea di inviare militari slovacchi in una eventuale missione di pace in Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente Peter Pellegrini al termine del tavolo rotondo convocato mercoledì per discutere di difesa e sicurezza nazionale. Il capo dello Stato ha sottolineato che il tema dell’aumento della spesa militare resta aperto e che se ne discuterà ulteriormente con i partiti parlamentari, anche in vista del prossimo vertice NATO previsto a giugno a L'Aia. Le trattative si concentreranno non solo sull’ammontare dei fondi, ma anche sul ritmo della crescita e sulle aree prioritarie di investimento. All’incontro hanno partecipato rappresentanti dei principali partiti, tra cui Smer-SD, Hlas-SD, SNS, PS, KDH e SaS, nonché il ministro della Difesa Robert Kaliňák e il capo di Stato Maggiore Daniel Zmeko. I partecipanti hanno condiviso anche la necessità di rafforzare il pilastro europeo della NATO e di prepararsi a un eventuale disimpegno degli Stati Uniti dall’Alleanza. Divergenze restano invece sul contributo slovacco al fondo europeo di aiuti all’Ucraina: la coalizione è contraria a ulteriori contributi volontari, mentre alcune forze di opposizione si dicono pronte a un maggiore impegno a favore di Kyiv. Pellegrini ha infine espresso sostegno alla proposta di creare brigate di addestramento volontario per i cittadini e ha annunciato che, una volta approvata la misura, parteciperà personalmente al programma. Al contrario, ha escluso un ritorno al servizio militare obbligatorio, considerandolo inappropriato per l’attuale situazione del Paese.

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