Ray Dalio lancia l’allarme: “Questo periodo mi ricorda gli anni ‘30”

  • April 15, 2025

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Il miliardario Ray Dalio, fondatore del fondo Bridgewater Associates, ha lanciato un forte monito sull’attuale scenario economico e geopolitico, dichiarando che il mondo si trova di fronte a una potenziale crisi “più grave di una recessione”. In un’intervista a Meet the Press della NBC, Dalio ha sottolineato che le tensioni commerciali innescate dal presidente Trump, tra cui le nuove tariffe doganali, sono solo un sintomo di un crollo sistemico ben più ampio. Secondo Dalio, ciò che sta avvenendo è una disgregazione simultanea dell’ordine monetario, politico e geopolitico mondiale, paragonabile agli sconvolgimenti degli anni Trenta. “Stiamo assistendo alla fine di un ciclo iniziato nel 1945. Come ogni grande ordine, anche questo sta cedendo sotto il peso di squilibri insostenibili”. Tra i fattori di rischio elencati figurano un eccesso di debito pubblico e privato a livello globale, con capitali eccessivamente concentrati e un sistema finanziario sostenuto artificialmente; gravi disuguaglianze interne e scontri ideologici che minano le basi democratiche, favorendo l’ascesa di leader autoritari; il declino del ruolo egemone degli Stati Uniti, sostituito da un ordine internazionale multipolare e competitivo ed infine sviluppi tecnologici epocali, come l’intelligenza artificiale, che accelerano la trasformazione sociale ed economica. Dalio ha anche evocato il rischio che il dollaro perda il suo ruolo centrale come riserva di valore a livello globale. “La fiducia nel dollaro come pilastro dell’economia mondiale è a rischio. Le tensioni con la Cina, l’eccesso di debito e la deglobalizzazione possono far crollare questo equilibrio”, ha detto. Nel suo intervento su X (ex Twitter), ha criticato la narrazione mediatica incentrata solo sulle tariffe: “Le tariffe sono solo la superficie. I veri problemi sono molto più profondi e sistemici. Se non vengono affrontati, potremmo assistere a un collasso simile al 1971 o al 2008, ma con impatti ben peggiori”.

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