Trieste, 4 maggio – Il presidente slovacco Peter Pellegrini ha concluso la sua visita in Friuli Venezia Giulia con un incontro alla Capitaneria di Porto di Trieste, dove è stato accolto dal governatore Massimiliano Fedriga. Tema centrale: il rafforzamento della cooperazione logistica tra la Slovacchia e il porto di Trieste, con l’obiettivo di trasformare lo scalo giuliano nello sbocco al mare di Bratislava. Fedriga ha sottolineato l’importanza storica, culturale ed economica dei rapporti tra Italia e Slovacchia, e ha ribadito la vocazione strategica del Friuli Venezia Giulia come snodo nel corridoio logistico Imec (India-Medio Oriente-Europa). In questo contesto, l’interesse della Slovacchia – Paese con una solida rete di porti fluviali e nodi intermodali, ma privo di accesso diretto al mare – trova un naturale punto di connessione nella città di Trieste. Pellegrini ha evidenziato la necessità di potenziare i collegamenti ferroviari tra Bratislava e Trieste, e ha citato come esempio l’importanza strategica del nodo logistico di Čierna nad Tisou, al confine con l’Ucraina. Su questa infrastruttura, ha ricordato, il governo slovacco ha già investito notevolmente, anche grazie a fondi europei, e potrebbe rappresentare un perno per futuri scambi tra il Friuli Venezia Giulia e l’Europa centro-orientale. Durante la visita in mare a bordo della motovedetta Corsi della Capitaneria, Pellegrini – il cui bisnonno era originario di una valle del Tirolo – ha ricevuto informazioni dettagliate sulle potenzialità del porto di Trieste. Erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale Alessia Rosolen, il console onorario slovacco Luca Davide Farina, il sindaco Roberto Dipiazza, il commissario del porto Vittorio Torbianelli e Antonio Gurrieri, futuro presidente dell’Autorità portuale del Mare Adriatico orientale. Presente nella delegazione slovacca anche l’ambasciatrice Karla Matiašco Wursterová.