Pensioni più alte per il periodo di maternità: il governo prepara il ricalcolo degli anni dedicati ai figli

  • May 14, 2025

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Il Ministero del Lavoro, degli Affari Sociali e della Famiglia ha avviato i lavori su una modifica alla legge sull’assicurazione sociale che potrebbe portare a un aumento delle pensioni per le donne che hanno trascorso parte della loro vita lavorativa occupandosi dei figli. L’obiettivo della riforma è fare in modo che gli anni dedicati alla maternità e alla cura dei figli non abbiano più un impatto negativo sull’importo della pensione finale. Secondo quanto anticipato dal ministero guidato da Erik Tomáš, il nuovo calcolo dovrà considerare il periodo di cura dei figli come se la madre avesse svolto un’attività lavorativa. La proposta prevede infatti di attenuare le attuali disuguaglianze che penalizzano chi ha interrotto o ridotto la propria attività lavorativa per prendersi cura dei figli, spesso con conseguenze negative sull’importo del futuro trattamento pensionistico. Attualmente, sono assicurate obbligatoriamente per la pensione le persone residenti in Slovacchia che si prendono cura in modo continuativo di un bambino fino ai sei anni di età, o fino ai diciotto anni nel caso di disabilità, a condizione che non percepiscano già una pensione anticipata o di invalidità, e che non abbiano ancora raggiunto l’età pensionabile. Per queste persone, lo Stato versa i contributi previdenziali, calcolati su una base imponibile pari al 60% dello stipendio medio nazionale di due anni fa. Questa modalità, però, spesso penalizza le donne con carriere professionali più solide, poiché il livello contributivo dello Stato risulta più basso rispetto a quello che avrebbero avuto con un regolare impiego. Inoltre, se durante il periodo di cura del bambino una madre inizia a lavorare con un reddito modesto, il nuovo contributo può risultare inferiore alla soglia su cui lo Stato avrebbe versato i contributi, riducendo ulteriormente la pensione futura. Con la nuova normativa, il ministero intende correggere queste disparità. Il periodo di cura dei figli verrebbe riconosciuto in modo più equo nel calcolo dei diritti pensionistici, affinché non costituisca più una causa di penalizzazione economica. La riforma prevede anche la possibilità per le donne già in pensione di ottenere un ricalcolo retroattivo, ma il processo richiederà tempo e potrebbe durare alcuni anni.

 

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