Banche: come funziona la nuova verifica automatica del nome del beneficiario di un bonifico?

 I sistemi bancari slovacchi sono ora in grado di riconoscere errori di battitura, differenze dovute alla mancanza di accenti o l’uso di nomi abbreviati delle aziende. In caso di discrepanze tra nome e IBAN, il cliente riceve un avviso e può decidere se procedere comunque con il pagamento, dopo aver controllato i dati consigliati dalla banca. Tra le domande più frequenti, le banche chiariscono che piccoli errori di digitazione vengono riconosciuti e segnalati come “corrispondenza parziale”, offrendo al cliente la possibilità di correggere il nome per le operazioni future. Non è necessario utilizzare la diacritica (gli accenti tipici dello slovacco), né indicare la forma legale della società (“s.r.o.”, “a.s.”), poiché il sistema la ignora durante la verifica. Tuttavia, le aziende che operano con marchi diversi dal nome ufficiale dovrebbero informare i clienti o chiedere alla banca di creare un alias, ovvero un secondo nome riconosciuto per i pagamenti. Il nome del beneficiario è obbligatorio: senza di esso la transazione non può essere inviata. Anche in caso di segnalazione di “mancata corrispondenza”, il trasferimento può comunque essere completato, ma la banca raccomanda di verificare i dati per evitare frodi. Per motivi di privacy, il nome del beneficiario non viene mostrato automaticamente dopo l’inserimento dell’IBAN — la verifica avviene solo internamente nel sistema bancario del destinatario. Dal 9 ottobre entrerà inoltre in vigore un’ulteriore novità: tutte le banche slovacche saranno obbligate non solo a ricevere, ma anche a inviare bonifici istantanei, con accredito dei fondi entro pochi secondi.