Secondo un’analisi pubblicata dal settimanale economico Trend, il consolidato sistema di potere costruito dal primo ministro ungherese Viktor Orbán potrebbe trovarsi di fronte a una delle sfide più significative degli ultimi anni. Dopo oltre un decennio di dominio politico e istituzionale, la “fortezza Orbán” mostra segni di tensione dovuti a fattori economici, politici e internazionali. Negli ultimi anni il governo ungherese ha costruito un modello fortemente centralizzato, basato su un controllo capillare dei media, su una rete di alleanze economiche interne e su un’identità politica fondata sulla sovranità nazionale. Questo sistema, che ha garantito stabilità e consenso diffuso, è ora messo alla prova da un rallentamento economico, una crescente pressione dell’Unione Europea per il rispetto dello Stato di diritto e un malcontento crescente tra le nuove generazioni urbane. All’interno dello stesso partito Fidesz emergono dinamiche più complesse, con segnali di competizione e diversificazione di posizioni. Sul fronte esterno, Bruxelles mantiene congelata una parte dei fondi europei in attesa di riforme strutturali che garantiscano maggiore trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche. Gli analisti ritengono che nei prossimi mesi Orbán dovrà affrontare una prova politica cruciale, che determinerà se l’Ungheria riuscirà a mantenere il suo modello di governo centralizzato o se sarà costretta a un graduale adattamento al contesto europeo. Per Budapest, la sfida non è solo politica ma anche economica: attrarre investimenti, rilanciare la crescita e conservare un ruolo di equilibrio tra Bruxelles e le alleanze economiche con l’Est asiatico saranno le chiavi della sua stabilità futura. Le elezioni parlamentari in Ungheria sono previste per aprile 2026.
Ungheria: il sistema di potere di Orbán di fronte a una nuova prova politica
- October 16, 2025
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