Slovacchia ad un punto di svolta: troppo costosa per l’Est, troppo debole per l’Ovest

Secondo un’analisi del settimanale Trend, l’economia slovacca si trova oggi in una posizione difficile e contraddittoria: da un lato, i costi di produzione (salari, energia, materie prime) diventano sempre più elevati rispetto ai Paesi dell’Europa orientale; dall’altro, la produttività e la capacità tecnologica non sono ancora sufficienti per competere pienamente con le economie dell’Europa occidentale. Il quotidiano evidenzia che la Slovacchia si trova in una sorta di “via di mezzo pericolosa”: non più una destinazione conveniente per la delocalizzazione, ma nemmeno abbastanza avanzata per emergere come competitor diretto dei Paesi dell’Ovest. Tra le criticità segnalate il costo del lavoro crescente mette pressione sulle imprese, che faticano ad attrarre investimenti orientati verso la produzione a basso margine. La differenza di produttività rispetto ai Paesi più sviluppati ostacola la capacità di scalare la catena del valore. Le infrastrutture, la digitalizzazione e la ricerca & sviluppo necessitano investimenti maggiori per colmare il divario tecnologico. Secondo Trend, la sfida strategica della Slovacchia nei prossimi anni sarà chiara: promuovere una trasformazione produttiva verso settori ad alto valore aggiunto, investire nell’innovazione e capitalizzare il posizionamento geografico al centro dell’Europa. Solo così potrà uscire dal “limbo” tra Est e Ovest.