Le autorità di regolamentazione sono pronte a gestire l’eventuale fallimento di una clearing house?

  • April 26, 2024

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L'autorità di vigilanza sui rischi del G20 ha comunicato ieri che le autorità di regolamentazione si stanno dotando di strumenti come le obbligazioni "bail-in" per far fronte rapidamente all’eventuale fallimento di una clearing house per le azioni, obbligazioni o derivati, e questo senza dover ricorrere ai contribuenti per ottenere denaro.Dopo la crisi finanziaria globale del 2007-2009, le autorità di regolamentazione hanno imposto la compensazione per una gamma più ampia di derivati, il che significa che essi devono passare attraverso una stanza di compensazione sostenuta da un fondo di garanzia per assicurare il completamento delle transazioni. Più di recente, gli Stati Uniti hanno adottato regole per obbligare un maggior numero translazioni a passare attraverso i clearer.
A seguito di tali cambiamenti, alcuni clearer sono diventati vitali per i sistemi finanziari in più di una giurisdizione, il che significa che il loro fallimento potrebbe danneggiare la stabilità finanziaria a meno che non possano essere stabilizzati o "risolti", cioè chiusi, in modo ordinato. Il Financial Stability Board (FSB) ha dichiarato che il suo nuovo standard richiede che siano disponibili adeguate risorse e strumenti di liquidità, di assorbimento delle perdite e di ricapitalizzazione per mantenere la continuità delle funzioni critiche di un clearer e per mitigare gli effetti negativi sulla stabilità finanziaria, nel caso in cui si renda necessaria una chiusura. "I finanziamenti pubblici temporanei, per gestire necessità di liquidità... dovrebbero essere utilizzati solo come ultima risorsa", ha dichiarato l'FSB.
Le economie del G20 si impegnano ad applicare le raccomandazioni regolamentari dell'FSB e l'organismo di vigilanza ha dichiarato che ne monitorerà l'attuazione e ne pubblicherà i risultati.
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