I risultati delle elezioni presidenziali slovacche hanno suscitato preoccupazione a Berlino e a Bruxelles, ma anche nell'opposizione in Slovacchia. Norbert Röttgen, uno dei principali esperti di politica estera del partito tedesco di opposizione Unione Cristiano-Democratica (CDU), ha affermato: "La Slovacchia deve decidere se vuole seguire Orbán o rimanere nell'UE", ha detto Röttgen in un'intervista un giorno dopo che le manifestazioni contro il governo di Viktor Orbán hanno riunito decine di migliaia di persone a Budapest.
"Chiunque si schieri con l'aggressore non ha posto nell'UE", ha detto Röttgen, riferendosi alla retorica del vincitore delle elezioni presidenziali in Slovacchia, Peter Pellegrini.
Anche Anton Hofreiter, presidente della commissione Affari europei del Bundestag e membro dei Verdi, che attualmente fanno parte della coalizione tedesca, ha sollevato la questione dei tagli ai fondi UE per la Slovacchia. "È importante che il governo slovacco riceva un chiaro segnale di avvertimento da Berlino e Bruxelles", ha dichiarato Hofreiter alla radio Funke Mediengruppe. Se Fico e Pellegrini "attaccano lo stato di diritto e aprono le porte alla corruzione, i fondi dell'euro non dovrebbero più essere erogati", ha aggiunto Hofreiter.
"Chiunque si schieri con l'aggressore non ha posto nell'UE", ha detto Röttgen, riferendosi alla retorica del vincitore delle elezioni presidenziali in Slovacchia, Peter Pellegrini.
Anche Anton Hofreiter, presidente della commissione Affari europei del Bundestag e membro dei Verdi, che attualmente fanno parte della coalizione tedesca, ha sollevato la questione dei tagli ai fondi UE per la Slovacchia. "È importante che il governo slovacco riceva un chiaro segnale di avvertimento da Berlino e Bruxelles", ha dichiarato Hofreiter alla radio Funke Mediengruppe. Se Fico e Pellegrini "attaccano lo stato di diritto e aprono le porte alla corruzione, i fondi dell'euro non dovrebbero più essere erogati", ha aggiunto Hofreiter.
