Il Ministro Sulìk sostiene che il governo non dovrebbe gravare i datori di lavoro di obblighi aggiuntivi. I test nelle aziende dovrebbero essere effettuati su base volontaria e non obbligatoria, in quanto l'obbligatorietà potrebbe essere in conflitto con le leggi vigenti in Slovacchia. Con queste premesse, il Ministro presenterà una proposta volta a garantire lo svolgimento dello screening nelle aziende su base volontaria, dal momento in cui: “…non c'è motivo per sottoporre i dipendenti ogni giorno ai test. Il sistema deve essere più intelligente.", ha affermato Sulík.
Il Ministro ritiene che le aziende debbano essere fornite di test e debbano altresì essere compensate finanziariamente, esattamente come avviene per i punti di raccolta mobili in cui si possono effettuare i test. Sarà, inoltre, garantita la completa collaborazione su questo fronte con gli stabilimenti aziendali e con le associazioni di categoria coinvolte.
Il partito di coalizione SaS sostiene di non essere d'accordo con l’esecuzione di un nuovo round di test a livello nazionale realizzato nella forma messa in atto ad inizio novembre dello scorso anno. Il Ministro Sulìk li ha definiti “uno spreco di risorse, sia umane che finanziarie.”
Il partito SaS sosterrà i test a livello nazionale nel caso in cui questi vengano implementati aumentando la capacità di punti di campionamento mobili.
Secondo quanto affermano la maggior parte delle associazioni industriali e delle Camere di Commercio, i test aziendali dovrebbero rimanere su base volontaria e sulla base della discrezione, delle esigenze, dei programmi e dei piani delle aziende. Dato che le aziende utilizzano tali test come uno degli strumenti nella lotta contro la pandemia e, dato che si tratta di un processo impegnativo dal punto di vista organizzativo e finanziario, sarebbe opportuno da parte dello Stato garantire un sostegno significativo, fornendo i test e non lasciando quindi alle aziende l’onero di acquistare i test.
Fonte: sme.sk