Il prezzo del petrolio potrebbe raggiungere il massimo storico di 380 dollari al barile se le sanzioni statunitensi ed europee dovessero indurre la Russia a ridurre le sue forniture di greggio come ritorsione. Lo hanno reso noto gli analisti di JPMorgan, guidati da Natasha Kaneva, in una nota ai clienti pubblicata da Bloomberg.
I leader del Gruppo dei Sette (G7) hanno recentemente discusso un piano per limitare il prezzo del petrolio russo al fine di esercitare pressione su Mosca, che sta beneficiando dell'aumento dei prezzi dell'energia, e tagliare le sue fonti di finanziamento per l'invasione dell'Ucraina, che ha dato origine alla nota di JP Morgan.
JPMorgan ritiene che, se le sanzioni statunitensi ed europee dovessero indurre la Russia a imporre tagli di produzione di greggio come ritorsione, il prezzo del petrolio potrebbe salire ai massimi storici di 380 dollari al barile. Gli analisti di JPMorgan ritengono che Mosca possa permettersi di ridurre la produzione giornaliera di greggio di 5 milioni di barili senza danneggiare significativamente l'economia, data la solida situazione di bilancio del Paese.
Tuttavia, gli esiti potrebbero essere terribili per gran parte del resto del mondo. Secondo gli analisti, una riduzione giornaliera dell'offerta di 3 milioni di barili farebbe salire i prezzi del greggio di riferimento a Londra a 190 dollari, mentre una riduzione di 5 milioni di barili porterebbe a prezzi "stratosferici" di 380 dollari al barile.
"Il rischio più ovvio e probabile è che la Russia si vendichi riducendo le esportazioni", scrivono gli analisti.
JP Morgan: prezzo del petrolio potrebbe raggiungere i 380 dollari al barile
- July 4, 2022
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