Possibile cambio agli obblighi di contribuzione IVA a partire dal 2025

Le aziende nazionali con un fatturato superiore a 50.000 euro in un anno fiscale, potrebbero essere obbligate a registrarsi per l'imposta sul valore aggiunto (IVA) a partire dal 2025. È quanto emerge dalla bozza di emendamento alla Legge sull'IVA, che martedì i deputati del Consiglio Nazionale (NC) della Repubblica Slovacca hanno portato in seconda lettura. Le aziende saranno soggette all'IVA a partire dal gennaio dell'anno successivo in cui raggiungeranno tale fatturato, ma se un'azienda supera un fatturato di 62.500 euro in un anno solare, fornendo beni o servizi, diventerà contribuente IVA a partire dal giorno in cui fornirà tali beni. Attualmente, la soglia per la registrazione IVA è un fatturato di 49.790 euro realizzato per 12 mesi consecutivi.
Secondo il Ministero delle Finanze (MoF), l'obiettivo principale dell'emendamento alla legge sull'IVA è quello di recepire la direttiva del Consiglio dell'UE sul sistema comune di imposta sul valore aggiunto. "Gli emendamenti alla legge sull'IVA introdurranno norme armonizzate al fine di ridurre l'onere per le piccole imprese legato alla conformità con le normative vigenti", ha dichiarato il Ministero delle Finanze. Secondo il Ministero, una piccola impresa potrà beneficiare dell'esenzione fiscale in uno Stato membro diverso da quello in cui è stabilita, purché soddisfi le condizioni stabilite.
L'emendamento prevede anche di stabilire le condizioni e le regole per l'applicazione dell'autotassazione per l'importazione di beni nel Paese, in modo che questo istituto possa essere applicato dal 1° gennaio 2025 da contribuenti selezionati che diano sufficienti garanzie materiali della loro affidabilità. Si tratta sia di soggetti passivi stabiliti nel Paese e con lo status di operatore economico autorizzato in vigore ai sensi della normativa doganale, sia di soggetti passivi con lo status di AEO che importano beni nel Paese in regime doganale centralizzato.
Una disposizione che introduce l'autotassazione delle importazioni di beni da Paesi terzi nel Paese è stata inclusa nella legge sull'IVA in vigore dal 2011, ma tale disposizione non è attualmente in vigore.