Mini-Dubai di lusso a Budapest?

  • March 21, 2024

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L'imprenditore emiratino Mohamed Alabbar, proprietario di Eagle Hills Properties e visionario ideatore del nuovo quartiere da cinque miliardi di euro previsto a Rákosrendezo, ha rilasciato le prime dichiarazioni sui dettagli dell'impresa. Il Khaleej Times riferisce non solo della torre più alta d'Europa, ma anche del progetto di un centro commerciale e dello sviluppo di una nuova stazione ferroviaria. I piani di “Mini-Dubai”, questo il nome dato dai media ungheresi al progetto, stanno attirando una notevole attenzione, dato che l'investitore Mohamed Alabbar è stato in passato il costruttore dell'edificio più alto e famoso del mondo, il Burj Khalifa di 828 metri. "Eagle Hills Properties è entusiasta delle opportunità offerte dall'Ungheria, un Paese noto per il suo significativo potenziale e il suo ricco patrimonio culturale. Siamo davvero onorati di collaborare con loro per questo importante sviluppo", ha dichiarato Mohamed Alabbar, presidente di Eagle Hills Group. Alabbar ha affermato che il progetto va oltre il semplice investimento immobiliare. Dimostra anche il profondo rispetto e l'ammirazione per l'importanza storica, la vita culturale e le ambizioni future dell'Ungheria". Ha aggiunto che il progetto non solo soddisferà, ma supererà le aspettative. Come abbiamo riferito in precedenza, il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio Péter Szijjártó ha avuto un colloquio con il Ministro del Commercio Estero degli Emirati Arabi Uniti Tani bin Ahmed al-Zejudi, durante il quale il Ministro degli Affari Esteri ha salutato il progetto come un "progetto faro". Szijjártó ha osservato: "Questa vasta iniziativa di sviluppo urbano non solo rinvigorirà la cooperazione tra le nostre due nazioni, ma darà anche impulso all'evoluzione di Budapest. Non si tratta solo di una nuova zona urbana contemporanea, ma anche di uno sforzo di sviluppo urbano completo che comprende turismo, commercio, economia e atletica". L'opposizione ha però chiesto di sospendere l'avviso di sfratto emesso nei confronti dei residenti che vivono sul sito del progetto. Il risanamento pianificato dallo sviluppatore comporta infatti lo sfratto di circa 25 appartamenti nella zona. "La procedura può essere legittima, ma è inaccettabile che gli interessi degli investitori stranieri precedano quelli dei residenti ungheresi", ha dichiarato il leader dell’opposizione.
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